Pianeta deriva dalla parola greca πλάνης – ητος, che significa “vagabondo”, “errante”.
Il cielo stellato nelle limpide notti dell’antica Grecia era uno spettacolo meraviglioso e, per molti, probabilmente l’unico spettacolo accessibile.
L’assenza di inquinamento atmosferico e luminoso regalava ai Greci, nelle notti di bel tempo, il quadro delle costellazioni che lentamente si muovevano verso Ponente. Tutte le stelle restavano ad uguale distanza le une dalle altre. Tutte tranne le più luminose che diversamente dalle altre, sembravano spostarsi ogni giorno in un posto un po’ differente. Vere stelle vagabonde che attrassero subito l’attenzione degli studiosi. I romani le chiamarono con nomi di dei: Mercurio, Venere, Marte, Giove e Saturno.
Passarono comunque molte centinaia di anni prima che qualcuno potesse tracciare la giusta strada percorsa da questi vagabondi: L’ELLISSE.
Incipit del mio approfondimento sull’ellisse fatto (credo) al ginnasio che mi ha permesso di rubare un voto decente in matematica.
Lo posto qui perché ora questo cartellone (bisogna sempre fare le cose in grande) è appeso in camera mia dopo aver rischiato di essere buttato da mamma in una delle sue giornate di pulizia sfrenata.
E perché quando lo guardo penso a mio padre che fingeva di sacrificarsi quando facevamo questi cartelloni insieme, ma in realtà non vedeva l’ora di far uscire il suo lato nerd.
(e sì, “cartelloni” al plurale, ne abbiamo fatti parecchi, ancora non c’era internet, o si faceva questo o ci si sfidava a Xena al Nintendo 64, in quel periodo mi sono letta il Signore degli Anelli per farvi capire quanto non ci fosse nulla da fare).
Questo post è stato offerto da:
- “Conoscere”, fantastica enciclopedia dai testi eccezionali che usavo in un mondo che non aveva ancora Wikipedia.
- La mia voglia di non studiare Algebra Lineare.
- Awesomeness.
- Una giornata passata a casa con mio padre.
Oh, e mi rendo conto che oggi è la Befana e avrei potuto parlare di ciò che ho fatto, di quanti dolci ho mangiato.. ma proprio non mi andava. Ho cercato di cedere questa festività a Lory, ma dice che è importante mantere l'ordine, quindi eccomi qui con questo post melanconico.
Sentitevi liberi di commentare con ciò che avete fatto oggi.
(Diletta siamo rimasti tutti colpiti dalla tua triste storia dei mandarini. <3)
Music: Bruno Mars - Talking To The Moon
Music: Bruno Mars - Talking To The Moon
le etichette <3
RispondiEliminaDiletta la storia dei mandarini è eccezionale...
Fra...I loved your post<3
vi amo<3
Vedo che la mia storia ha riscosso un gran successo...a questo punto però devo specificare un dettaglio che per rendere più melodrammatica la mia storia avevo tralasciato: alla mia befana piace pagare cash!
RispondiEliminaAnyway (oddio mi state inculcando pure a me sta paragrafizzazione) questo intervento è così delicato e romantico...
La prossima volta che vi vedo vi regalo un mandarino.
Sono sempre più convinto che tu soffra di personalità multipla: brava ragazza imbevuta di sottocultura adolescenziale che nasconde una seguace di satana dedita al fancazzismo rockeggiante....
RispondiEliminaLa paragrafizzazione è il primo sintomo di follia..
RispondiEliminaMa lo sai che con questa storia de "la tua camera non ti rappresenta affatto", "mi sarei aspettato una cosa diversa da te".. mi stai davvero complessando? Non sono più sicura di cosa dovrei essere! Ci riflettero mentre mi faccio un panino và.
Inoltre ho aggiunto la musica perchè mi sembrava una parte importante del post.
Ao me state a fa entrà in fissa con sto Bruno....
RispondiEliminaQuando inizi a cantarlo con passione sotto la doccia, capisci che sei arrivato ad un punto di non ritorno..
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