sabato 8 gennaio 2011

Sono retrograda io?

Ieri sera ho partecipato ad una rimpatriata della mia classe del liceo. Tra "quanto tempo!"-"però vediamoci più spesso, mi raccomando"-"a ciccia come te sei fatta bella"-"ve ricordate quando..."la serata ha preso una piega decisamente più interessante quando ho iniziato la mia conversazione con quello che è sempre stato il soggetto più "particolare" della classe: rockettaro, mezzo barbone, senso molto vago dell'igiene, simpaticone. Esordisce dicendomi che si fa pagare da uno (settant'anni) a cui concede favori sessuali. Ecco, già qui resto un attimo sconvolta. Ma poi i suoi racconti si fanno sempre più assurdi e mi hanno portata a chiedermi se forse non sono io a pensarla in modo retrogrado. Allora il soggetto in questione vive con una ragazza e un suo amico in un appartamento a Roma. Dice di essere innamorato della sua coinquilina con la quale ha naturalmente assidui rapporti sessuali e con la quale ha condiviso anche le cose più intime (non vi riporto l'esempio che mi ha citato per decenza). Tuttavia sta lavorando affinchè lei si convinca a partecipare ad un rapporto a tre con l'altro coinquilino, si concede senza problemi agli altri (e con altri intendo uomini, donne e trans) e sopporta benissimo che anche lei faccia sesso con altri uomini se ne sente bisogno. In tutto ciò ci teneva a sottolineare sempre che lui ne era innamorato e che questa era una verità incontestabile. Ora, tralasciando le perversioni di questo uomo (che vi assicuro racconta solo verità) che mi hanno profondamente sconvolta per la leggerezza con la quale valutano tutto ciò che rientra nella sfera sessuale (tipo giochi della bottiglia in cui anzichè dare il classico bacio tocca fare un'ispezione anale con guanto di lattice al fortunatodavanti a tutti), quello che mi chiedo io è: ma si può pensare d'amare una persona della quale non si è gelosi? Se io amo te solo l'idea che tu possa sfiorare un'altra persona mi fa venire la nausea e mi tronca il respiro. Sono strana io? E poi non si può fare sesso con la stessa leggerezza con la quale si parla o si mangia.
Condividere il piacere, l'intimità con qualcuno è una cosa talmente bella e pericolosa che non può essere una corsa all'insegna del motto "devo scopare il più possibile con più persone possibile". Non sono una moralista e non parlo neanche necessariamente d'amore ma porca miseria non si può guardare qualcuno e vedere solo un buco o un pene, no?! Comunque il succo di tutto ciò è che sono uscita profondamente sconvolta da questa conversazione. E le mie considerazioni spicciole a riguardo sono dettate dalla confusione che queste storie mi hanno indotto data la nonchalance con cui venivano raccontate e che per qualche minuto mi ha illuso che fossero cose assolutamente normali alle quali era opportuno che anche io partecipassi. Credevo che per quanti modi d'amare potessero esistere, l'amore fosse sempre e comunque accompagnato da un desiderio di possesso assoluto...e invece pare di no...amo bene io e amano male gli altri? Ragiono come una dell'800? Non sono emancipata se non credo nelle relazioni aperte? Sono stupida se mi piace che chi mi ama sia geloso di me?
Aspetto ansiosa le vostre opinioni.
Se sarete d'accordo, sarete i primi con i quali mi convincerò a fare del sesso di gruppo nel caso in cui dovessi giungere alla conclusione che G*****o (ho deciso di tutelare un minimo la sua privacy) aveva ragione.

8 commenti:

  1. "Si può pensare d'amare una persona della quale non si è gelosi?"
    Non sarebbe il modo migliore di amarla quello? Senza quel senso di oppressione che le si impone essendo gelosi, ma semplicemente lasciandole fare tutto quello che la rende felice?

    La questione del sesso è diversa, quelli che danno molta importanza a quest'atto generalmente sono quelli cresciuti con i classici Disney e che pensano che sesso = amore.
    (mi includo nella categoria)
    Però il sesso ormai è considerato principalmente un divertimento, l'unica cosa un pò sbagliata nel discorso del tuo amico è che si faccia pagare per farlo.. a quel punto non so se lo stia ancora facendo per piacere personale.. ma finchè lui è contento..

    Alla fine nel nostro paese il sesso è un atto guardato con timore e condannato quasi allo stesso livello delle droghe e di altre cose che fanno effettivamente male all'individuo.
    Forse se riuscissimo a vederlo come una cosa più normale, i ragazzi smetterebbero di essere così spaventati o affascinati con conseguenti eccessi.

    Vorrei scrivere altro ma il pranzo mi chiama. Aggiungo solo che "G*****o" non ha molte altre opzioni oltre a Giorgio. Censura fail? Teamo.

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  2. A parte il fatto che ti amo..e amo le tue etichette..

    Questo Giacomo..a prescindere dalla sua barbonagine (che è la cosa che mi sconvolge di più nel racconto), non è così strano come noi sciocchi possiamo credere...

    Nonostante io ragioni più o meno come te(come una dell'800..credimi...siamo rimasti io, te e qualche uomo bicentenario..), riesco oggettivamente a concepire questa cosa..2 persone possono decidere INSIEME di avere una relazione che elimini l'esclusività del rapporto sessuale...alcuni vedono il sesso come esigenza primaria e istinto naturale...quindi perchè reprimere l'istinto? alla fine "è solo sesso"..se so che il mio compagno fa sesso in giro ma non gli interessa degli altri..ama solo me..è una scelta (discutibile).

    Ritengo cmq la cosa piuttosto immatura...ed io, personalmente ho ancora bisogno della monogamia...
    <3

    (ma un'orgia con te la farei sempre <3)

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  3. Fra ma che cavolo dici? Io amo te ma ti permetto di andare a fare i tuoi porci comodi in giro? Se proprio dovessi concederti questa possibilità, pur continuando ad affermare che amo solo te, dovremmo almeno impostare la nostra relazione solo sull'amore spirituale. Perchè tu non fai con me quello che fai con altre 100 persone!
    Quello che dico, più che da certi retaggi culturali, è dettato dalla mia indole. Io non potrei mai entrare nel letto di una persona solo perchè "m'attizza e stasera c'ho voglia". Non mi sono fatta convincere dalla storiella del paradiso terrestre, della mela, del peccato originale a cui sono seguiti il senso del pudore e la vergogna. Non dico che la mia verità è assoluta, non mi spingerò nemmeno fino al dire che sesso=amore ma mi limiterò a dire che chi ama davvero non desidera altri (sono ammesse particolari e rare eccezzioni).

    Ha vinto Lory...il suo nome è Giacomo...

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  4. Bè secondo me la gelosia è una conseguenza dell'amore (infatti la mia frase iniziale del primo commento era in condizionale). Ma non per questo credo che sia una cosa giusta. Credo che se uno riuscisse a dividere le due cose sarebbe meglio. Vivrebbe e lascerebbe vivere meglio. Se qualcuno ci riesce, non sarò certo io a criticarlo.
    Amare una persona non equivale a possederla.
    Se poi mi sposti il discorso dall'"Amare qualcuno" ad "Avere una relazione con questa persona che rispetta delle regole ben precise dettate generalmente dal senso comune", allora il discorso è diverso.

    E cmq ora che ci hai dato il nome, l'ho trovato anche tra i tuoi amici e la sua identità è andata per sempre. Internet 1 - Diletta 0.

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  5. E' giusto che ci sia gelosia. Dammi ragione e finiscila perchè nei commenti al mio post non c'è democrazia. XD
    Cmq quello che penso è molto più complicato di così, dovremo parlarne a voce.
    Sì l'hai trovato, è proprio lui, è l'uomo più glabro sulla faccia della terra e mi ha sempre fatto un po' senso per questo.

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  6. Premetto che lo conosco e mi ricordo che ogni volta che mi passava vicino anche io mi facevo domande in merito alla sua igiene personale. Una volta ho avuto anche una sotto forma di conversazione del tipo lui si avvicina e mi fa: "Stamo a fa na' colla pe comprà 'e catene pe occupà, che fai ce l'hai qualche spiccio?" ed io, mentre la mia mente si sforzava nel risolvere il dilemma se mi stesse simpatico oppure l'odiassi, gli ho risposto che mi servivano per le sigarette. Mi ha guardato con un aria che non seppi decifrare, fece una sorta di grugnito e se ne andò.
    Comunque per tornare al nocciolo del problema, io mi schiero dietro la famosa frase "vivi e lascia vivere" che secondo me ha un significato talmente penetrante e difficile, che è stata oggetto di svuotamento di significato.
    Con chi ti corichi sono assolutamente fatti tuoi e lungi da me giudicare la tua vita sessuale. Ciò ovviamente non significa che non deve esserci confronto in merito a questo tema, altrimenti si ricadrebbe nell'errore di concepire il sesso come un dogma (come sostiene fra) che anche io trovo assurdo; inoltre sono il primo a scherzare e riderci su, o stare per ore a parlare di contraccettivi e andare in giro per la LUISS a chiedere se le ragazze avessero orgasmi vaginali o clitorideo. Il punto, secondo me, è che ormai si è perso il senso della misura: la gente non si rende conto che c'è un limite oltre il quale è buon gusto fermarsi. Non si tratta di limitarsi: ripeto, tu puoi fare tutto quello che vuoi ma sarebbe appropriato astenersi dal raccontarlo o vantarsene o perlomeno valutare il contesto in cui ti trovi a discuterne e capire fino a dove puoi arrivare. Si tratta semplicemente di capacità di valutazione e buon senso niente di più. Terrei inoltre separato il discorso amore-sesso. Sono due elementi che si completano ma che posso essere anche indipendenti. Il fatto di fare sesso con qualcuno verso il quale non provi niente di più che attrazione sessuale secondo me non è niente di così assurdo (assurdo, per me, è farlo con qualcuno verso cui non provi manco quella). Ricordiamo che siamo umani e reagiamo all'istinto e ai desideri ( e per l'amor del cielo una scopata occasionale non ha mai ucciso nessuno, scusate il francesismo). Il problema secondo me si pone quando vi è un partner: in questo caso si parla di rispetto e niente più. Se il partner è consenziente ad avere una vita sessuale attiva fuori dalla coppia, non credo che ciò diminuisca il sentimento che esiste in essa. Ovviamente se c'è qualche cosa di più del semplice divertimento allora il discorso cambia. Ma se vi è amore sincero tra due persone e queste hanno fantasie "Stravaganti", ao vuol di che "io sotto e tu sopra" non gli basta più.

    http://www.youtube.com/watch?v=GrH49OwJoWY

    Non so cosa centra, ma mi è venuta in mente e l'ho postata.
    Per concludere io non mi sento un bacchettone:ripeto, secondo me la gente non ha più la capacità di valutare il contesto in cui si trova e regolarsi di conseguenza ma per il resto mi pongo ogni volta lo sforzo di vedere il mondo al di fuori della mia personale concezione e cercare di essere il meno moralista possibile, mantenendo però alcuni punti fermi sui quali difficilmente sono propenso a fare eccezioni (vedi rispetto e chiarezza verso il partner, anche se sono cose molto difficili sia da ottenere che da dare, ne sono consapevole).

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  7. Mortà che pippotto che ho scritto.... non me ne sono accorto....

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  8. Gianlu' hai scritto talmente tanto che non ho le forze emotive e psicologiche per risponderti e quindi: c'hai ragione te! ;) Il tuo discorso è coerente e non fa una piega ma a me sfugge sempre un passaggio: come si può amare una persona e accettare che questa vada a letto con altri? (naturalmente il divieto di praticare sesso extraconiugale deve essere biunivoco). Cmq non rispondetemi più perchè sennò rischio di impazzire.

    Giacomo è il soggetto per antonomasia e nonostante le sue stranezze gli voglio bene (mi premunisco semmai dovesse capitare su questa pagina che cara mak dei miei stivali è pubblica!)

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